“Simplify your life – workout settimanali per organizzarsi meglio”

Servizio in abbonamento di conciliazione di lavoro e vita privata per le aziende
Da un’attenta lettura del mercato del lavoro e dall’ascolto delle esigenze aziendali nasce “Simplify your life – workout settimanali per organizzarsi meglio”, un servizio in abbonamento che Organizzare Italia ha ideato per le aziende che hanno a cuore il benessere e la cura dei loro dipendenti.
Di cosa si tratta?
“Simplify your life – workout settimanali per organizzarsi meglio” è un servizio in abbonamento che Organizzare Italia mette a disposizione delle aziende che vogliono allenare i propri dipendenti a semplificarsi la vita, a partire dalle piccole attività quotidiane, nella vita privata e nel lavoro. Le competenze organizzative, come i muscoli del corpo, possono essere potenziate tramite semplici esercizi di breve durata (workout, appunto), sempre diversi ma costanti.
I workout sono inviati individualmente ai partecipanti una volta alla settimana via email per 9 mesi (esclusi i mesi di luglio, agosto e dicembre). Ogni mese vede protagonista un tema diverso che riguarda l’organizzazione e la gestione ottimizzata delle attività: le to do list, il calendario e i promemoria, l’ambiente digital/password, i documenti importanti, l’ufficio in casa, le scadenze. E ancora: come eliminare il superfluo, come ritrovare velocemente ciò che serve, come combattere la procrastinazione.
La persona viene così stimolata, con un minimo investimento di tempo, ad allenarsi su aspetti pratici organizzativi che possono avere un enorme impatto sulla sua giornata e sulla sua chiarezza mentale.
Puoi vedere una demo del primo mese di abbonamento (che comprende 4 workout, 1 per ogni settimana) a questo link.
Come è nato “Simplify your life: workout settimanali per organizzarsi meglio”
Alcune misure come il remote work o la flessibilità dell’orario lavorativo, nate come emergenziali all’inizio della pandemia, sono diventate strutturali in gran parte delle aziende. Il benessere lavorativo e il work-life balance sono sempre di più alla base di scelte importanti, come mantenere un posto di lavoro o cambiare azienda, se non addirittura rivedere in toto il proprio modo di vivere.
La qualità della vita è diventata un elemento imprescindibile, intorno al quale costruire la propria carriera e la propria realizzazione personale.
Le scelte aziendali in materia di conciliazione di vita privata e lavoro possono essere la punta di diamante o il tallone d’Achille di un’azienda, in base alle misure concrete prese – o meno – per i propri dipendenti.
Se da un lato la flessibilità lavorativa ha portato innumerevoli vantaggi, dall’altro ha fatto emergere la necessità di ideare nuove misure di contenimento – non del virus, ma dei tempi e degli spazii dedicati al lavoro e alla sfera personale.
Il benessere dei dipendenti rimane un’area d’attenzione molto delicata: burnout, great resignation, quiet quitting sono solo alcuni dei temi sul tavolo delle risorse umane. Il denominatore comune? Il non farcela a gestire tutto e decidere di mollare, che si tratti del lavoro stesso o della crescita professionale. Attenzione, non si tratta più di donne che scelgono la famiglia al lavoro, ma di una crisi esistenziale più generalizzata che interessa trasversalmente i sessi e i ruoli aziendali.
Questi trend sono alla base della nascita di nuove professionalità come l’Happiness Manager, il Wellbeing Manager o l’Employer Experience Manager e il Professional Organizer.
La necessità di investire sul benessere e sull’integrazione tra vita privata e lavoro ha un riscontro importante anche presso enti certificatori autorevoli come Top Employers Institute o Great Place to Work: in entrambe le classifiche ai primi posti troviamo aziende che adottano misure concrete legate al work-life balance.
Completano questo quadro alcune voci autorevoli del business italiano e internazionale: “Lavorare al massimo 7 ore. Il resto del tempo alla nostra anima“, afferma Brunello Cucinelli, uno dei maggiori imprenditori della moda italiana. Oltreoceano, gli fa eco Marc Randolph, co-fondatore di Netflix che in un post di LinkedIn offre la sua personale definizione di successo: quello di cui va fiero non sono le aziende che ha lanciato, ma l’averlo potuto fare senza sottrarre tempo alla famiglia e alle sue passioni.
Questo spostamento del focus sulla persona e sulla preservazione della sua capacità attentiva è ulteriormente dimostrato dall’ampia diffusione della mindfulness (meditazione che porta ad essere consapevoli nel qui e ora), nei percorsi formativi aziendali.
Promuovere la felicità, il wellbeing, il work-life balance è fondamentale ma per poterli perseguire è indispensabile creare contesti personali e lavorativi dove queste condizioni possano realizzarsi.
È in questo contesto di estrema attenzione alla persona e alle sue competenze che Organizzare Italia ha colto l’opportunità di proporre un servizio che possa aiutare i dipendenti delle aziende ad allenare in modo quasi “omeopatico” le competenze organizzative, indispensabili a casa come nel lavoro, tramite dei workout, esercizi appunto, semplici ma costanti.
La persona che sa muoversi nella complessità e ha gli strumenti per gestirla è lucida e concentrata, e si sente compresa. Su questo aspetto le aziende possono ancora fare davvero molto grazie alla formazione, alla comunicazione interna e al welfare.
La proposta di Organizzare Italia nell’ambito della conciliazione di vita privata e lavoro è il collegamento mancante tra il bisogno dei dipendenti di competenze e semplificazione e la volontà delle aziende di offrire loro un supporto concreto nella gestione della complessità della vita quotidiana.
Per maggiori informazioni o un preventivo personalizzato contattaci: sabrina@organizzareitalia.com
