Organizzazione del tempo: la specializzazione
Una delle applicazioni del lavoro del professional organizer è quella di supportare il cliente nel miglioramento della gestione del proprio tempo, sia in ambito professionale che in ambito personale. Il tempo è forse una delle risorse della quale sentiamo sempre più scarsità, e spesso dietro a questa sensazione c’è proprio una difficile gestione e una troppo elevata dispersione.
Per un professional organizer quindi questo ambito di specializzazione può dare davvero grandi soddisfazioni per il grande impatto migliorativo che può avere nella vita delle persone. Per conoscere più da vicino questo ambito di lavoro abbiamo intervistato Raffaele De Simone, che come professional organizer si occupa proprio di tempo, che inoltre è da poco entrato nel corpo docenti di Organizzare Italia.
1) Ciao Raffaele, parlaci un po’ di te e come sei arrivato a fare il professional organizer
Sono Imprenditore e Professional Organizer con radici nel mondo della formazione e consulenza alle aziende. Nel tempo libero amo stare con la famiglia all’aria aperta e nella Natura, meglio se su un sentiero di montagna.
Nel 2018 ho fondato Tsemplifico soc. coop. che affianca le Pmi nel trasformare la gestione della Sicurezza del Lavoro, Qualità e Ambiente come occasione di evoluzione aziendale. Sono appassionato di crescita personale e co-autore di un libro sul Problem Solving. Dal 2021 contribuisco alla crescita dell’associazione APOI dei Professional Organizers con il ruolo di referente sud Italia.
Professional Organizer ci sono diventato perché in un momento della mia vita facevo davvero una gran fatica a gestire le tante attività della mia giornata. Oggi sono al servizio delle persone che cercano uno strumento impagabile da aggiungere alla propria cassetta degli attrezzi e che faccia concretamente la differenza.
2) Come mai hai scelto come ambito quello della gestione del tempo?
In relazione ai miei ambiti di intervento come P.O. la gestione del Tempo era un argomento che davvero non poteva mancare! In verità anziché gestione del tempo la preferisco meglio definire “gestione di noi stessi”. In questo, l’approccio e le tecniche diffuse da David Allen (ideatore del metodo GTD®) nel suo libro “Detto fatto”, di cui ho frequentato i Training, mi tornano sempre molto utili quando affronto la questione sia su di me che con chi mi chiede supporto.
In un periodo di grande fatica e stress professionale, GTD mi ha aiutato a ristrutturare il mio modo di pensare e agire, porre le basi fondamentali su come fare le cose in modo efficace ed efficiente; dal come progettare in modo strategico, a chiarirmi le idee sul da farsi concretamente, individuare le aree da curare e anche le varie prospettive da cui vedere ogni tanto dove e come ci stavo andando.
Devo dire che il metodo nel tempo l’ho contaminato con altre conoscenze e approcci ad esempio quelle collegate al mondo dell’olismo e della consapevolezza di sé in quanto vale la pena ricordare che poi in fondo fare tanto e non riuscire a fare quanto per noi è davvero importante alla fine ci impoverisce a lungo andare, non ci nutre abbastanza e questo è un grosso rischio per noi e chi ci sta intorno. In questo devo dire che, senza andare oltre oceano a prendere guru americani, abbiamo nella nostra cultura storica esempi di grande saggezza sulla gestione del tempo, basti citare l’illuminante “De Brevitate Vitae” di Seneca.
3) Secondo la tua esperienza con i tuoi clienti, quali sono le difficoltà che maggiormente esprime chi si rivolge a te?
Volendo citare tre principali difficoltà che esprimono i miei clienti c’è sicuramente un bisogno di ritrovare uno spazio calmo in cui alleggerire la mente, allentare le tensioni di certe emozioni sgradevoli che ci stringono come in una tenaglia, poi rallentare e cominciare a fare un lavoro sui propri cerchi aperti, un lavoro di chiarificazione e organizzazione dei pensieri in progetti e traguardi definiti.
Un’altra difficoltà che avverto è che alcuni sono così proiettati chi troppo nel passato e chi troppo nel futuro, da perdere il legame col presente. Eppure è il presente il momento chiave su cui possiamo fare leva per risolvere un passo alla volta i problemi e raggiungere obiettivi, ma anche per vivere senza rimandare ad un tempo lontano che forse non arriverà mai, non dimentichiamocelo!
Come avrebbe detto Seneca “Chi sa disporre di ogni giorno come se fosse una vita intera, non desidera il domani né lo teme”.
E infine il bisogno di ridurre la procrastinazione. Non sono certo pochi quelli che sono sempre intasati di cose da pensare e fare, che provano fatica a compiere un passetto nella direzione voluta e che spesso si formano degli alibi, che loro malgrado li immobilizzano. Per questi Seneca avrebbe aggiunto con tono perentorio : “Non trovi il tempo di vivere, ma la vita ha fretta. Intanto giungerà la morte, per la quale, volente o nolente, bisognerà che il tempo tu lo trovi” oppure ancora “Non abbiamo poco tempo, ma ne perdiamo molto”.
4) Secondo te un P.O. che lavora in questo ambito come può essere utile per i suoi clienti?
A mio avviso un PO tra le varie cose è chiamato a supportare il Cliente nella fase di allentamento delle tensioni e a creare uno spazio calmo di riflessione personale. L’esperienza mi dice che buoni pensieri ci mettono in uno stato d’animo favorevole e a quel punto siamo più propensi all’azione. Per fare questo è spesso necessario operare un importante decluttering per andare al cuore delle cose e togliere ciò che è meglio lasciare andare via. A chi invece si ostina a fare il contrario, Seneca si sarebbe rivolto così: ”Il presente viene loro rubato poiché sono angustiati da una moltitudine di attività”. A me personalmente piace guidare il cliente attraverso immagini che sono più immediate di tante parole, meglio se scritte su una bella lavagna cancellabile. La gestione di sé stessi passa attraverso la chiarezza e la chiarezza la si ottiene vedendo quello che c’è nella testa e non solo in un dato istante, portarlo fuori e prenderne intanto le distanze nel bene e nel male. Poi a quel punto da una prospettiva diversa e più elevata è più facile analizzare, classificare, decidere cosa eliminare, etc.
5) Raccontami quali sono secondo te le caratteristiche fondamentali che deve avere un P.O. per lavorare in questo ambito.
Questa è una bella domanda! Provo a rispondere così, credo sicuramente la pazienza, la calma d’animo, capacità di ascolto, riflessione e capacità di analisi. Ma probabilmente ne sto dimenticando altre; la gestione di noi stessi è davvero un’arte ricca di sfaccettature e che si coltiva negli anni, in primis su di sé. Come direbbe Seneca, la vita appare breve solo a chi non ne sa afferrare la vera essenza, a chi si disperde in futili occupazioni. La conoscenza di sé diventa così il punto di partenza per dare un significato nuovo al proprio agire nel mondo e al suo valore sociale.
Complimenti davvero Raffaele! Associare la consapevolezza di sé alla gestione del tempo sembra proprio essere la carta vincente! Se vuoi specializzarti in questo ambito di lavoro i corsi di specializzazione sono disponibili sul sito di Organizzare Italia.