Spazio ai libri
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I giovanissimi e la lettura: come aiutarli a organizzarsi
Leggere, lo sappiamo, è fondamentale per la crescita, ecco perché è così importante coinvolgere bambini e ragazzi in attività legate alla lettura.
Genitori ed insegnanti fanno di tutto per incoraggiarli, eppure non è sempre facile: il dato è che aumenta negli ultimi anni l’interesse per i libri – ma i bambini e i ragazzi italiani leggono ancora troppo poco.
Convincerli a prendere un libro in mano è un’impresa titanica?
Piuttosto che provare a “convincerli” a leggere – spesso con esito opposto – vi proponiamo le soluzioni pratiche che trovate poche righe sotto e che rispondono a due semplici domande:
Perché i bambini e i ragazzi non leggono abbastanza? E come aiutarli a leggere di più?
I tre motivi per cui più frequentemente i ragazzi (ma anche gli adulti!) dicono di non riuscire a leggere sono la mancanza di tempo, di uno spazio adeguato e di non avere l’abitudine di leggere.
Tutte scuse? Niente affatto: si tratta di reali esigenze organizzative da affrontare nel modo giusto!
Ecco come aiutare bambini e ragazzi a pianificare le loro letture di svago e di studio, a creare uno spazio adeguato alla lettura e a far nascere nuove buone abitudini!
Crescere lettori in erba: quando, dove, come leggere
Da 0 a 5 anni
Quando
L’ideale è un momento della giornata in cui si è rilassati (dopo il bagnetto, prima del riposino). I piccoli amano molto ascoltare i genitori e gli educatori che leggono loro le storie.
Dove
È importante trovare un posto confortevole per dedicarsi alla lettura: in casa va benissimo l’angolino del divano in cui ci mettiamo di solito a leggere il nostro romanzo. A scuola educatori ed insegnanti siedono per terra, in cerchio insieme ai piccoli, per creare un’atmosfera di contatto e condivisione.
Come
Per favorire la nascita di una buona abitudine è bene iniziare da una già consolidata: i genitori possono aggiungere l’attività di lettura al rito serale, da accompagnare ai gesti legati all’avvicinarsi del momento della nanna per favorire il momento del distacco e il riposo notturno.
Da 6 a 12 anni
Quando
Da 6 a 12 anni, i ragazzini sono spesso molto impegnati e il tempo dedicato alla lettura può essere vissuto come tempo da “togliere” al gioco. Per sottolineare l’aspetto ludico della lettura, al pomeriggio offriamo loro la possibilità di fare qualcosa insieme: giocare, preparare una torta, leggere in pace.
Dove
Un ragazzino di quest’età sarà felice di avere un posticino tutto per sé dove appartarsi per leggere; per evitare che vaghi per casa in cerca di uno spazio, possiamo organizzare un angolo lettura con un bel cuscino grande, un plaid e una piccola libreria portatile con i suoi libri preferiti.
Come
Possiamo coinvolgere la mamma di un amico per una visita periodica in libreria. Gli insegnanti apprezzano molto i ragazzi che raccontano in classe dell’ultimo libro che hanno letto: per i ragazzini di quell’età genitori e insegnanti possono fare leva su questa gratificazione per incoraggiare la lettura.
Da 13 anni in su
Dai 13 ai 17-18 anni, i ragazzi hanno spesso molti interessi diversi e anche le incombenze scolastiche aumentano.
Quando
Con i ragazzi più grandi si può parlare di programmazione. Questo significa che possiamo suggerire loro di inserire in calendario il tempo da dedicare alla lettura insieme agli appuntamenti con il dentista o la palestra.
Ai ragazzi di questa fascia d’età possiamo chiedere di osservare qual è il momento della giornata in cui leggere è più piacevole e produttivo e di provare a ottimizzare i tempi, ad esempio leggendo negli spostamenti da casa a scuola; così li aiutiamo ad aumentare la consapevolezza e gli spazi di autonomia.
Dove
La camera dei ragazzi è il loro mondo, specie a quell’età, ed è facile che scelgano di leggere in camera propria. L’angolo dedicato alla lettura dovrebbe essere stimolante ma non troppo ingombro e dovremmo lasciarne ai ragazzi stessi la gestione, intervenendo se interpellati o se vediamo che il ragazzo si distrae.
Come
Possiamo proporre di usare gli strumenti di misurazione del tempo per diverse attività, come cronometrare quanto tempo impiegano a leggere un certo numero di pagine oppure usare il timer per leggere con la tecnica del pomodoro.
Un metodo che funziona molto bene con i ragazzi più grandicelli è “don’t break the chain”: una sfida con sé stessi che insegna anche a gestire il tempo, la mole di lavoro e a prefiggersi obiettivi raggiungibili e premianti.
Possiamo avvicinare i bambini e i ragazzi alla lettura e riuscire dove con altri metodi non siamo riusciti, eliminando gli ostacoli legati alla disorganizzazione.
Noi del team scuola educazione di Organizzare Italia siamo sempre a fianco di tutti gli adulti che vivono e lavorano gomito a gomito con i bambini e i ragazzi.
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