4 passi in montagna
C’è una cosa che mi piace fare ma per qualche ragione l’ho sempre relegata ad attività da fare “solo in certe condizioni” o “solo con certe persone”. Sarà stata sempre pigrizia? o forse una mancanza di abitudine. Quello che è certo è che ne ho sempre fatto un big deal, ovvero una questione più grande di quello che è, togliendomi da sola l’opportunità di spassarmela.
Sto parlando delle passeggiate in montagna, attività rigenerante che da qualche mese mi concedo più di frequente. Attrezzandomi e organizzandomi adeguatamente è diventato assolutamente fattibile, anche per me!
Se questo è anche un tuo desiderio e condividi alcuni dei “blocchi” che ho descritto, sappi che con un pizzico di pianificazione puoi sicuramente renderlo una delle attività più piacevoli da fare, soprattutto nei prossimi week end di maggio. Dalla mia esperienza ho estratto qualche spunto interessante che condivido volentieri con te.
1) trova le persone giuste per te
Se all’inizio ti pesa l’idea di andare da solo (comprensibile) ma i tuoi amici e la tua famiglia non me vogliono sapere di camminare o non vi mettete mai d’accordo sulle date, non demordere. Ci sono gruppi di persone che si ritrovano ogni settimana per fare passeggiate in luoghi incantevoli. Lì troverai sicuramente altre persone che condividono questa passione e che non vedono l’ora di organizzare gruppi più piccoli per fare delle gite in autonomia.
2) allenati e non strafare
Se non cammini da una vita, non importi di scalare subito le vette più alte. Prendi confidenza con percorsi più semplici e brevi e testa la tua resistenza fisica. Il giorno dopo la passeggiata fai caso se il dolore alle gambe ti fa scoprire muscoli di cui non conoscevi l’esistenza. Man mano che fai pratica le gambe si irrobustiranno, il fiato troverà il suo ritmo e tu prenderai confidenza con percorsi via via più difficili. Scoprirai anche come te la passi con le vertigini!
3) scopri gli itinerari
Uno dei miei blocchi era anche pensare che per camminare in montagna dovessi per forza andare lontanissimo e che avrei dovuto stare fuori casa l’intero week end. Leggendo qua e là ho scoperto posti che sono molto più vicini di quanto pensassi e che si possono visitare anche in giornata. Oltre a ripassare un po’ di geografia, evidentemente dimenticata, questa scoperta mi ha permesso di ridimensionare il “problema” distanze. Chiaramente questo discorso non vale per tutte le zone d’Italia, ma sicuramente ci sono luoghi vicini che si danno per scontati o non si prendono proprio in considerazione e che invece possono essere la meta ideale per una giornata di cammino.
Ho poi stilato una mia personalissima checklist di essenziali da avere nello zainetto, in genere cerco di non caricarmi mai di troppo peso (meglio ottimizzare le risorse per fare meno fatica!) e finora non ho mai sentito l’esigenza di portare altro. Quindi credo che per le prime escursioni questa lista sia un buon punto di partenza.
Da indossare
- un buon paio di scarponcioni da trekking
- maglietta e pantaloni tecnici
- calze con rinforzi
- pile
- giacca a vento con cappuccio (ci sono tantissime giacche valide anche da Decathlon)
- sciarpa, cappello, guanti di pile (per l’inverno)
- occhiali da sole
- cappellino (per l’estate)
Abbigliamento di ricambio
- maglietta
- calzini
Cibarie
- panino per il pranzo al sacco o altre delicatessen a seconda del languore
- mandorle e frutta secca e le mie adorate albicocche secche
- acqua (almeno 1 litro)
- succo di frutta
Varie
- racchette da trekking (mai più senza, sono pratiche e aiutano nelle salite e discese più impervie)
- piccolo asciugamano (capita di guadare torrentelli a piedi nudi!)
- salviette disinfettanti
- cerotti
- fazzoletti
- burrocacao
- crema solare
- sali minerali (fondamentali per l’estate)
Altri tips
- scaricare l’itinerario sulle mappe offline, non fare affidamento sulla rete del cellulare, potrebbe non prendere sempre!
- ritornare social 1.0 e fermarsi a chiedere indicazioni ad altri escursionisti che si incontrano sul sentiero
Adesso hai veramente tutto! Buona escursione!