Leggere il bisogno di organizzazione
L’emergenza sanitaria ci ha insegnato a tenere conto del cambiamento ancora più di quanto avessimo fatto prima. Abbiamo cominciato a fare grande attenzione a ciò che non ci era più permesso e a ciò che ancora era possibile. Sono cambiati ritmi, luoghi, tempo e spazio e tante abitudini che prima erano date per scontate hanno cominciato ad avere la nostra attenzione proprio perché improvvisamente sono diventate impossibili da portare avanti. Abbiamo dovuto chiederci se era giusto, sano e prudente uscire di casa, se era permesso recarsi in un luogo diverso dalla propria abitazione.
Nel corso di alcuni mesi abbiamo imparato a prendere nuove misure con gli spazi, col tempo, con le nostre scelte e i nostri progetti. Di sicuro abbiamo dovuto organizzarci per vivere una nuova realtà e andare avanti con la quotidianità.
Oggi siamo in una nuova normalità, fatta di green pass, mascherine, gel igienizzante, distanziamento sociale e smart working una realtà difficile e più complessa alla quale ci stiamo lentamente adattando.
Ma come è nata l’esigenza di affrontare questo repentino cambiamento? Si è trattato di bisogno o di necessità? La realtà in cui siamo stati improvvisamente catapultati è legata a una emergenza e l’adattamento a questa nuova realtà è stato molto più lento e difficile perché non abbiamo sentito un bisogno ma siamo stati scaraventati in uno stato di necessità. Non è stato possibile fare altrimenti.
In questo stato di necessità sono cresciuti molti bisogni, tra questi quello di poter contare su una migliore organizzazione personale, di potenziare questa competenza per affrontare il cambiamento, per impostare una nuova quotidianità.
Perché il potenziamento della competenza organizzativa è sentito oggi più che mai come un bisogno a cui rispondere se si vuole procedere e affrontare il cambiamento.
Come azienda che da anni si occupa di organizzazione personale abbiamo accolto una nuova richiesta alla formazione di questa competenza. Molte aziende e molte persone hanno cominciato a investire su se stesse, sulla propria capacità di affrontare il cambiamento e la crisi rafforzando la propria organizzazione personale, che fa sentire più saldi e capaci, oltre che determinati verso i propri obiettivi.
Nel 2019 abbiamo condotto la prima ricerca sulla disorganizzazione che ha restituito una fotografia interessante sulla percezione di questa competenza. Nel tempo tale percezione è cambiata e ha portato una nuova consapevolezza. A confermarcelo i risultati degli strumenti di valutazione messi a punto per leggere l’organizzazione all’interno delle aziende, ma anche i sondaggi che hanno indagato la percezione e l’adattamento delle persone allo smart working e quelli che hanno messo in luce l’importanza di uno spazio organizzato per vivere con lucidità le giornate di lavoro e che hanno acceso un faro di attenzione anche sulle emozioni e sull’impatto che la disorganizzazione ha sulla vita delle persone.
Ognuno degli strumenti messi in campo ha avuto il principale scopo di ascoltare le persone per restituire formazione, affiancamento, strumenti e soluzioni. Per trasformare la conoscenza in comportamento.
Ma perché partire dall’organizzazione personale è così importante? Perché ci appare il terreno su cui far crescere le cose, i progetti, le relazioni, la quotidianità. Per vivere giornate appaganti e avere una visione di insieme, per sentirsi autonomi nel trovare soluzioni, per migliorare la propria vita e sentirsi soddisfatti, per essere padroni delle proprie risorse e diminuire gli sprechi, per fare scelte responsabili.