Natale no panic: arriva la Julehygge!
Il Natale trova posto (al 42.) nella tabella dello stress di Holmes-Rahe che misura gli eventi traumatici che possono avvenire in un anno. Senza che me lo dica la scienza, lo stress natalizio inizio a sentirmelo addosso da settembre ormai da decenni.
Un po’ perché per stare dietro a tutte le cose da fare, tra partenze, preparativi, regali (a proposito, se sei un super ritardatario guarda questi regali alternativi!) il Natale diventa un ennesimo dovere ed è facile perderne l’essenza.
Un po’ anche perché questo periodo segna il capolinea dell’anno quando è inevitabile fare i bilanci e immaginare l’anno futuro.
Non da ultimo, ritrovarsi in famiglia non è sempre un momento di relax puro…
Dopo questo quadretto non ci sarebbe che da mettersi le mani nei capelli e invocare pietà, ma l’unico modo di passare bene queste feste è affrontarle con uno spirito diverso. Per capire come fare, ne ho parlato con la collega e amica Chiara Battaglioni, che col Natale va molto, molto d’accordo.
La prima ispirazione me l’ha data parlando di HYGGE.
Ecco come la spiega Chiara, che pur abitando nel bolognese, quando guarda fuori dalla finestra pensa di essere nel nord Europa:
Un po’ come la neve e l’inverno portano con sé freddo e disagi da un lato, ma anche paesaggi meravigliosi e discese in slittino dall’altro, anche il Natale può recuperare il suo calore originario e il benessere di stare in famiglia.
Puoi impararlo dagli amici danesi, che con la parola “hygge” hanno definito un vero e proprio stile di vita che non si può descrivere ma solo provare.
“I danesi semplicemente non accettano che la natura influenzi il loro benessere emotivo. Così, invece di andare in letargo […] hanno deciso di trarre il meglio dalla situazione”. Meik Wiking, Hygge. La via danese alla felicità
Il termine deriva da una parola norvegese che significa “benessere” ma è molto di più. È stare con gli amici a sorseggiare un tè in una fredda serata invernale, è cucinare e poi mangiare con la famiglia un piatto delizioso, è riposare davanti al camino magari leggendo il tuo romanzo preferito.
Che ne dici di creare per queste feste un po’ di “julehygge” (hygge natalizia)? La ricetta è semplice:
- Trascorri le giornate con le persone che ami;
- Mangia il cibo della tradizione, quello che ti fa stare bene e ti fa ripensare all’infanzia;
- Crea atmosfera intorno a te con le decorazioni, magari realizzate a mano dai bambini;
- Accendi qualche candela in più!
Ecco per ogni punto che mi ha proposto cosa penso di fare io
1)LE PERSONE CHE AMI
Alla fine non ci si vede spesso con tutta la famiglia – e se da un lato prendersi a piccole dosi è spesso una buona soluzione – dall’altro questa può essere l’occasione di creare nuove situazioni più piacevoli invece di reiterare le solite discussioni. Le relazioni si costruiscono insieme ma porsi in maniera diversa parte da noi stessi, quindi sperimenterò se è vero che azioni diverse generano reazioni diverse!
2) CIBO DELLA TRADIZIONE
Temo di rotolare già dopo il primo pasto, col rischio di stare male tutto il periodo delle feste. Sono una buona forchetta e resistere al cibo e al buon vino mi sarà difficile, ma proverò a introdurre un po’ di mindfulness da pasto: mangerò più lentamente posando la forchetta tra un boccone e l’altro e assaporerò le pietanze con tutti i sensi prima di ingoiare l’ennesimo boccone. Forse riuscirò a mangiare un pochettino meno gustando veramente quello che ho nel piatto!
3) L’ATMOSFERA DELLE DECORAZIONI
Se riuscirò a convincere i miei nipoti adolescenti a posare il cellulare per dedicarsi alle decorazioni natalizie sarà un vero successo! Se non potrò contare su di loro, dedicarmi io stessa alle decorazioni potrebbe essere un modo di dedicare il tempo alle attività manuali e a concentrare l’attenzione su quello che realizzo.
4) CANDELE
Le candele mi piacciono e sicuramente le accenderò! Ma quest’anno ho una fortuna in più, potrò trascorrere del tempo davanti a un caminetto acceso. Anzi, siccome non sono in grado di farlo, sarà l’occasione per imparare ad accendere il fuoco!
Cambiare prospettiva mi sembra già molto d’aiuto, ecco quindi, come cercherò di fare mia la hygge di Natale!
E tu cosa pensi di fare?
Buone Feste!
*articolo di Paola Tursi e Chiara Battaglioni*