Proviamo a fare un gioco
Proviamo a fare un gioco
Facciamo un gioco: provate a chiudere gli occhi e riaprirli solo quando credete sia passato un minuto, tenendo a portata di mano un cronometro o un orologio. È probabile che non riusciate ad aprire gli occhi allo scoccare del 60esimo secondo e, come la maggioranza di noi, li apra troppo presto o troppo tardi. Questo piccolo esercizio la dice lunga sulla nostra percezione del tempo.
Nella gestione del tempo non possiamo fidarci solo dell’istinto e della nostra mente che molto spesso sbagliano, per esempio facendoci credere di metterci un determinato lasso di tempo per portare a compimento un lavoro, salvo poi scoprire che ci abbiamo messo molto di più e ci tocca correre per recuperare il ritardo o per riuscire a rispondere a tutti gli altri impegni che ci aspettano.
Proprio per dare risposta a queste ‘mancanze’ della nostra mente l’essere umano ha cercato risposte differenti e così si sono prodotte molte diverse teorie sulla gestione del tempo. Queste teorie danno spunti sicuramente interessanti ed utili, ma la prima grande presa di consapevolezza sta nel cambiare la terminologia.
Invece di parlare di ‘gestione del tempo’ perché non parliamo di ‘gestione di noi stessi? Del resto le 24 ore al giorno e i 7 giorni a settimana rimangono sempre gli stessi, nulla possiamo intraprendere per cambiare l’inesorabile e costante fluire del tempo. Ed invece su di noi possiamo lavorare eccome, e imparare a gestirci meglio e a rispettare di più le nostre risorse esauribili.
Quindi invece di concentrarci sull’orologio e sul tempo che scorre, miglioriamo il nostro modo di muoverci e lavorare nel corso della giornata. Possiamo scegliere di agire diversamente e cambiare lo scorrere della nostra giornata, del nostro tempo, in modo che sia più funzionale rispetto a ciò che vogliamo produrre.
Un calendario strutturato, uno spazio funzionale, una giornata meno piena di distrazioni ed interruzioni e altri piccoli accorgimenti organizzativi possono aiutarci enormemente, consapevoli che comunque non ci sarà quasi mai chiaro quando sarà passato un minuto!
Articolo tratto dalla rubrica mensile di Sabrina Toscani, fondatrice di Organizzare Italia e presidente dell’Associazione Professional Organizers, sul settimanale SettesereQui.
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