Gestione economica con i figli, basta organizzarsi
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Imparare a organizzarsi significa allenarsi ad una buona gestione delle proprie risorse: tempo, spazio, energie e denaro.
Tra queste, le risorse economiche hanno una grande importanza nella gestione familiare, specie quando si hanno dei figli.
Tempo, spazio, energie
Nella famiglia di oggi la collaborazione è più che mai fondamentale: è cambiato il ruolo della donna innanzitutto, che non è l’unica ad occuparsi della gestione della casa e – per fortuna sempre più spesso – tutti, adulti e ragazzi hanno una quota di responsabilità e compiti grandi e piccoli che ciascuno gestisce impiegando il proprio tempo e le proprie energie (inclusa la cura degli spazi, che non è più esclusiva della donna-mamma-moglie-casalinga).
E il denaro?
Come per le risorse spazio, tempo, energie, anche la gestione della risorsa economica può essere condivisa con tutti i membri della famiglia.
Perché è importante
Con la guida degli adulti, i ragazzi impareranno gradualmente a responsabilizzarsi anche dal punto di vista della gestione del denaro e questo li aiuterà enormemente nel loro percorso verso un traguardo fondamentale, l’indipendenza, che conquisteranno a piccoli passi.
Le spese di una famiglia sono tante e a volte può essere difficile far quadrare i conti; dedicarsi ad una gestione economica equilibrata e attenta e condividerla con i figli è importante per almeno due motivi:
- il rischio di perdere il controllo dei propri soldi può avere delle conseguenze anche importanti sulla vita familiare;
- insegnare ai figli a gestire sé stessi, a crescere consapevoli, responsabili e autonomi significa anche educarli ad una buona gestione delle risorse economiche
E questo non ha niente a che vedere con la maggiore o minore disponibilità economica: tutto si gioca nel campo dell’organizzazione – e prima i nostri ragazzi impareranno a fare i conti (è proprio il caso di dirlo) con la gestione di questa risorsa così importante, meglio sarà per loro!
Regola numero uno: coinvolgere i figli
Se d’un canto si parla sempre più spesso in famiglia di collaborazione e di suddivisione dei compiti e delle responsabilità, dall’altra parte l’argomento soldi viene quasi sempre tralasciato; questo può avvenire per molti motivi: perché si teme di dare ai figli una sensazione di incertezza e instabilità o perché pensiamo che avranno tempo per preoccuparsi dei soldi (“quando saranno grandi”) o ancora, come spesso succede di sentire da mamme e papà, per proteggerli dalla frustrazione di una rinuncia, per quanto necessaria (“preferisco fare io un sacrifico, ma accontentare lui/lei”).
Se ci pensiamo, questo ha molto a che fare con il nostro rapporto con il denaro: proviamo allora a vedere la scelta di gestire meglio i soldi non come una rinuncia o una privazione ma come un’opportunità! Basterà tenere presente che i ragazzi hanno una grande capacità di adattamento e che, anzi, si sentiranno gratificati se vengono coinvolti nelle scelte che li riguardano. I nostri figli sapranno sorprenderci!
Bene allora non sottovalutarli e parlare con loro in modo chiaro e costruttivo, coinvolgendoli ad esempio nei momenti in cui ci fermiamo a valutare le spese mensili o l’opportunità di un investimento per una spesa straordinaria.
Aiutarli ad avere consapevolezza dello stato di salute delle finanze familiari non significa far sentire loro aria di ristrettezze, ma al contrario approfittare di una occasione preziosa per insegnare ai nostri figli il valore del denaro e la gioia di spenderlo, quando è speso bene.
Agli adulti allora la scelta del momento giusto: i bambini non hanno una percezione corretta del valore del denaro e una sollecitazione troppo prematura rischierebbe di caricarli di una responsabilità eccessiva e stressante.
Consapevolezza
Lo abbiamo visto: i soldi sembrano non bastare mai, le esigenze sono varie e se non si hanno le idee chiare sul budget e sulle priorità si rischia di perdere il controllo.
Il primo passo per gestire le proprie finanze è certamente averne contezza. Si può partire da una riflessione su quali siano le nostre entrate e dove vanno a finire.
Detta semplice: se vogliamo imparare a gestirli, bisognerà sapere quanti soldi abbiamo e come li spendiamo.
Per fare questo basterà prendere la buona abitudine di tenere traccia delle nostre spese raccogliendo gli scontrini e le fatture per fare un po’ di somme a fine mese, oppure scrivendo le nostre spese su un supporto cartaceo (un quaderno o il kakebo giapponese) oppure elettronico (un foglio di excel o una app).
Regola numero due: aiutarli a gestire il proprio budget e a risparmiare
Con il nostro aiuto, i bambini e i ragazzi possono innanzitutto imparare a distinguere tra soldi guadagnati (la paghetta che ricevono per avere svolto compiti assegnati in famiglia) e soldi ricevuti in regalo e quindi a capire il valore del denaro. Inoltre, se impareranno a gestirlo (ad esempio, a non sprecarlo in tanti piccoli acquisti di poco conto) potranno beneficiare di una sommetta da destinare ad un progetto più importante (ad esempio contribuire all’acquisto di un giocattolo un po’ costoso).
Un modo per avvicinare i bambini anche piccoli al risparmio consapevole (e ad imparare la costanza delle buone abitudini) è regalare loro un salvadanaio.
Mentre mettono da parte i loro risparmi, l’attesa li abituerà ad avere un obiettivo da non perdere di vista, capire se davvero desiderano fare quell’acquisto oppure era il capriccio di un momento e a capire il valore degli oggetti rispetto al costo economico e alla fatica di racimolare la somma necessaria da spendere.
Chiarezza
Sapere come abbiamo speso i nostri soldi ci aiuterà ad avvicinarci al nostro obiettivo, che può essere una una limitazione degli sprechi, il desiderio di risparmiare, oppure dedicare una somma ad un singolo progetto, grande o piccolo (andare più spesso al cinema, fare beneficienza, acquistare una nuova auto).
Il secondo passo dunque, dopo avere preso nota del flusso del nostro denaro, è l’osservazione: LA distinzione tra spese correnti (la spesa, il carburante) spese fisse mensili (utenze, affitto o mutuo, condominio) e spese varie. Queste ultime sono quelle su cui di solto si può agire maggiormente per limitare gli sprechi; le piccole spese (caffè, giornale, acquisti di pochi euro) incidono notevolmente e possono condizionare la disponibilità mensile più di quanto si pensi. Questo non significa privarsi di una spesa che ci gratifichi ma decidere consapevolmente di pianificare meglio le uscite per dedicare una quota allo sport, al tempo libero in famiglia.
Insomma, se abbiamo le idee chiare su quali sono le nostre entrate e le nostre spese potremo distinguere tra spese più o meno utili e capire a cosa possiamo rinunciare senza sforzi per ottimizzare le nostre risorse.
Regola numero tre: aiutarli a prendere delle decisioni
Parlare con i figli degli obiettivi e delle decisioni sulla gestione delle risorse familiari li aiuterà a comprendere l’importanza di stabilire priorità di spesa e a prendere delle decisioni sull’opportunità di un acquisto.
Aiutiamoli a tenere i loro conti regalando loro un bel taccuino! Pian piano acquisiranno la consapevolezza che rinunciando ad una spesa tutto sommato superflua potranno avere una maggiore gratificazione; la somma messa da parte sarà a loro disposizione per una spesa più gratificante anche a livello emotivo, come offrirsi di pagare il gelato all’amico del cuore.
Pianificazione
Tenere traccia dei nostri soldi ci aiuterà anche a capire quali sono i momenti in cui abbiamo bisogno di maggiori risorse economiche (cioè quando, nell’anno, abbiamo le spese maggiori).
Le feste di fine anno o l’inizio dell’anno scolastico sono tutti momenti in cui, se non siamo preparati, rischiamo di trovarci in difficoltà.
È importante allora riflettere in anticipo su quali sono i momenti dell’anno particolarmente impegnativi per noi e di conseguenza programmare a monte le nostre spese per evitare di fare ricadere spese ulteriori proprio in quei periodi critici creando sovraccarichi.
Ricordiamo che raramente ci troveremo ad affrontare grandi esborsi davvero non prevedibili se abbiamo fatto una buona pianificazione.
Regola numero quattro: aiutarli a conoscere e gestire sé stessi
E con i bambini? Aiutiamoli a valutare insieme a noi in che modo vogliono gestire i loro soldi. Possiamo fare delle prove e decidere con loro quando dare la paghetta: ogni giorno (in questo caso avranno poca libertà di movimento e la gestione da parte loro sarà minima) o ogni settimana fino ad una volta al mese. Li aiuteremo a conoscere il rapporto che hanno con il denaro (se hanno le mani bucate o sono dei gran risparmiatori) senza colpevolizzarli ma aiutandoli a trovare il giusto equilibrio.
La pianificazione li guiderà: in vista di un viaggio d’istruzione, ad esempio, non dispiacerà loro avere qualche soldino extra in tasca e se avranno fatto una buona previsione riusciranno nel loro obiettivo!
Non temiamo di marcarli stretti all’inizio per poi lasciarli andare: non è per mancanza di fiducia che li terremo d’occhio ma ricordiamo che non è scontato che sappiano fare qualcosa se non glielo abbiamo mai insegnato!
La consapevolezza, la chiarezza, la pianificazione delle nostre entrate e delle spese che ci aspettano nei diversi periodi dell’anno semplificano enormemente la gestione dei nostri soldi.
Tiriamo le somme
Quali sono dunque i vantaggi dell’insegnare ai ragazzi a gestire la risorsa denaro?
Condividere con i figli i momenti di controllo delle entrate e delle spese li aiuterà innanzitutto a comprendere che i genitori gestiscono il denaro della famiglia a beneficio di tutti: se la gestione non funziona ci si può ritrovare tutti in difficoltà; se alla gestione ciascuno contribuisce con una piccola rinuncia o scegliendo insieme come spendere una piccola somma residua, il vantaggio sarà per tutti!
Comprenderanno che la gestione dei soldi è un compito di grande responsabilità e questo li aiuterà a rafforzare la propria autostima (e impareranno dagli errori che inevitabilmente faranno).
Troviamo sempre un momento per parlare con i nostri figli dell’argomento soldi e aiutarli a riflettere su cosa è necessario o importante (materiali e abbigliamento per la scuola e le attività pomeridiane, sport, hobby), a distinguere tra articoli equivalenti a costi molto diversi (vestiario ma anche quaderni e altri materiali scolastici di una marca piuttosto che di un’altra); insegneremo loro a scegliere buoni prodotti valutando il rapporto qualità prezzo.
È importante che i nostri figli comprendano che avere chiarezza su come spendiamo ci aiuta a decidere come vogliamo spendere il denaro!
Impareranno innanzitutto
- a capire che il denaro è una risorsa e che è una risorsa speciale, perché va gestita ed è allo stesso tempo uno strumento di gestione!
- a spendere in modo consapevole, senza sensi di colpa ma con gioia, investendo le loro risorse in maniera oculata
- a risparmiare e decidere a cosa destinare le loro risorse
- comprendere il valore della generosità: saper donare o fare un piccolo prestito a chi ha bisogno
- il valore delle cose e quindi ad essere consumatori intelligenti e valutare se un oggetto vale la spesa
- a non sprecare ma riciclare, riutilizzare, scambiare e regalare
E noi adulti? Allenare le capacità dei nostri figli di gestire i propri soldi è un ottimo training anche per noi, che daremo il nostro esempio provando a risparmiare evitando una spesa superflua o a gratificarci spendendo il nostro denaro con gioia!
E non dimentichiamo che l’ordine e l’organizzazione sono di per sé strumenti anti-spreco.
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