I libri per l’estate
Libri per l’estate (di quelli che piacciono a me)
L’estate è da sempre il momento in cui riesco a leggere buona parte di quello che raccolgo durante l’anno. La soddisfazione e la sensazione di compiutezza di aver finito un libro in 3 o 4 ore… impareggiabile.
Ecco alcuni titoli di libri che mi sono piaciuti, trovati in vario modo, che c’entrano con il mio lavoro, ma anche no.
Atlante degli abiti smessi, di Elvira Seminara
Il racconto di una relazione madre figlia complicata, un viaggio di allontanamento e ricerca del nuovo, un trasloco infinito, lettere invite per ricucire e spiegare attraverso le parole e i ricordi di abiti chiusi in armadi lontani.
Come ho svuotato la casa dei miei genitori, di Lydia Flemm
Ho amato questo libro, l’ho sottolineato e lo rileggo. Ha già nel titolo un che di doloroso mia ineluttabile, il trascorrere della vita, il ritrovarsi a prendere decisioni su oggetti di altri, la rabbia nei confronti di quei genitori che non hanno voluto decidere prima la destinazione egli aggetti, lo sconforto letto alla quantità, al trovare la destinazione giusta, al cosa tenere..
Un libro istruttivo, che aiuta a parlare di un argomento sempre molto evitato, ma che diventa inevitabile ad un certo punto, e che crea, spesso, dolore nel dolore.
Il cervello geniale. Migliora la tua vita con le scoperte delle neuroscienze, di Estanislao Bachrach
Un libro facile e anche divertente, per capire meglio come funziona il nostro cervello. La brain fitness che Bachrach propone, è basata sul principio che il cervello può imparare tutta la vita, basta allenarlo. L’autore ci guida in percorso di vero e proprio training, fatto di esercizi, tecniche, spiegazioni, emozioni, per aiutare la nostra materia grigia a restare attiva.
Come ordinare una biblioteca, di Roberto Calasso
Il titolo inganna un po’, anche se si può immaginare che Calasso non scriva un manuale di istruzioni. Chi ama i libri, sa quanto sia difficile e personale organizzare una biblioteca. Questo saggio accoglie una serie di articoli e lezioni, aneddoti e manie personali: come quella di aver rifasciato ogni libro con una carta velina sottile, in modo da proteggere il libro ma soprattutto rendere difficile agli ospiti la lettura del titolo, o l’aver trovato per se un compromesso tra le tante tecniche di archiviazione che definisce «un ordine a chiazze, molto vicino al caos».
L’ arte di governare la carta. Follia e disciplina nelle biblioteche di casa, di Ambrogio Borsani
Questo è uno dei libri della mia lista per l’estate. Vi lascio la descrizione che ne fa IBS: “I libri hanno conosciuto molti spazi abitativi nel corso della storia: gli scaffali delle tavolette di Ebla, gli armari dei rotoli romani, i bauli degli arabi, la grotta di san Girolamo, l’utopica biblioteca di Warburg, le garçonnière per sola carta, le oasi nel deserto della Mauritania… In queste pagine Ambrogio Borsani ripercorre le abitudini, le regole e le follie legate al mondo del libro. Come riuscivano Rabelais e Hemingway a portarsi dietro una biblioteca in viaggio? Come erano sistemati i 50.000 libri di Umberto Eco e in cosa consiste l’ordine geologico di Roberto Calasso? Ma racconta anche cosa succede quando ci si porta in casa 350.000 libri in un colpo, come ha fatto la signora Shaunna Raycraft. E nella letteratura come vengono usate le biblioteche? Thomas Mann, Stendhal, Elias Canetti, Alessandro Manzoni, Jean Paul, Rudolph Töpffer, Robert Musil, Georges Perec, Luigi Pirandello e molti altri scrittori hanno creato straordinarie pagine di letteratura ambientate nelle biblioteche. Ci sono stati inoltre teorici come Melvil Dewey che hanno inventato sistemi per ordinare i libri nelle biblioteche pubbliche. Ma per quelle di casa? Ripercorrendo la storia dell’ordine e del disordine, L’arte di governare la carta indica alcuni criteri per rendere più armonica la convivenza con i libri, soprattutto quando i volumi che chiedono cittadinanza nel nostro appartamento sono troppi.”
Buona estate e buona lettura!
