Un nuovo modello organizzativo aziendale grazie all’organizzazione personale: una nuova formula per coinvolgere le persone
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In un mondo che cambia così velocemente anche le aziende stanno ricercando nuovi modelli organizzativi e nuovi modi di essere più efficaci, più produttive, più innovative. In risposta a queste esigenze le teorie più recenti indicano come prioritari alcuni punti che prima erano secondari o addirittura ignorati. Ciò che appare evidente oggi è che nessun business può più evitare di considerare tre assunti fondamentali:
1. l’aumento della redditività non può essere l’unico obiettivo aziendale né l’unica spinta al cambiamento
2. non può non esserci coerenza tra azioni e comportamenti aziendali e i principi/valori dichiarati
3. un processo evolutivo non può essere efficace se non coinvolge e prepara le persone.
Società, ambiente e redditività
Per quanto riguarda i primi due punti rimando alla filosofia della rete aziende di cui anche Organizzare Italia fa parte ovvero le B Corp e le Società Benefit, che mettono al centro del loro lavoro e delle loro attività l’impatto sociale e ambientale che è ritenuto importante tanto quanto la redditività aziendale. Per perseguire questo scopo questo tipo di azienda deve imparare a conoscersi e valutarsi, a misurare il proprio impatto così come misura i propri dati economici, e deve capire come migliorare le proprie performance dandosi obiettivi sempre più ambiziosi per consolidare il proprio contributo rigenerativo per società e ambiente.
In questo articolo vorrei invece soffermarmi sul terzo punto, ovvero l’assunto secondo il quale nessun cambiamento aziendale può essere possibile se non parte dal basso, quindi se collaboratori e dipendenti non sono ascoltati e coinvolti.
Ascoltare e coinvolgere
Ma come fare ad ascoltare e coinvolgere le persone? La sensazione quando ci troviamo a dialogare con le aziende è che non ci sia il tempo per farlo, non viene data a quest’attività la priorità necessaria, e spesso mancano anche le capacità e le competenze per poterlo fare in maniera efficiente.
L’approccio che proponiamo facilita questo passaggio proprio perché l’organizzazione personale non può che partire dalla persona, quindi la riporta in modo naturale al centro e ricomincia da lei.
L’organizzazione a cui facciamo riferimento, quella che aiutiamo a sviluppare nelle aziende con il nostro know how, è appunto l’organizzazione della persona, ovvero la capacità e l’abilità di gestire, in maniera efficace e soddisfacente, le proprie risorse, di tempo, di spazio, di energie. Fino ad oggi l’organizzazione personale è stata considerata, in tutti i contesti, un fatto personale quindi attinente solo ad una sfera individuale e non di rilevanza aziendale e sociale.
Ciò che abbiamo verificato negli anni come osservatorio di settore (puoi consultare qui anche la nostra ricerca uscita nel 2019) evidenzia invece come l’organizzazione personale abbia un forte impatto sociale. Se ne desume quindi che anche le aziende non possano più evitare di considerarla una competenza necessaria e indispensabile per affrontare il lavoro e il cambiamento, ma soprattutto altamente strategica per l’impostazione di un’organizzazione aziendale efficiente e premiante.
Ripartire dalle persone
Affrontare in azienda il tema dell’organizzazione personale quindi permette di ripartire dalle persone, in una visione inedita, ma molto efficace, che le rimette al centro, le ascolta attivamente, ne considera con interesse difficoltà e capacità, le rende attive e parte intergrante, anzi propulsore, del cambiamento.
Se è vero, come sostiene Tom Peters, che “il cambiamento è una porta che si apre solo dall’interno”, allora non può che essere questo processo dal basso la miglior chiave per introdurre qualsiasi tipo di innovazione e trasformazione.
Consapevolezza aziendale
Il primo passo per un’azienda che capisca il valore strategico di ascoltare e coinvolgere le persone è acquisire maggiore consapevolezza rispetto allo stile organizzativo in azienda, quindi è importante che colga come è organizzata capillarmente, come si sentono i collaboratori, dove ci siano dispersioni.
L’azienda non è altro che l’insieme dei collaboratori e dei dipendenti che ne fanno parte, che contribuiscono a tenerla in vita, a farla crescere, che ne determinano il successo (o il fallimento). Capire come stanno le persone in questo processo è essenziale affinché l’azienda sia consapevole di come funziona, colga quali sono i punti di forza e quelli di debolezza e dove sia necessario porre maggiore attenzione per facilitare il cambiamento necessario.
Lo Stile Organizzativo della Persona in azienda: S.O.P. Smart Working
Lo strumento S.O.P. Smart Working è uno strumento di valutazione e analisi, unico in Italia, che misura lo stile organizzativo delle persone che lavorano in azienda. È pensato in particolare per questo momento storico dove la maggior parte dei collaboratori lavora ancora in mobilità, da casa, dall’ufficio, in un avvicendamento ancora non definitivamente regolato.
Il SOP SW è utile per comprendere se la disorganizzazione individuale impatta sulla gestione del flusso di lavoro, sullo stato emotivo dei lavoratori e sui risultati aziendali. Lo strumento permette di rilevare le abitudini organizzative aziendali non funzionali e implementare un modello organizzativo di successo partendo dalla gestione delle risorse personali di tempo, spazio, energie, attenzione dei collaboratori.
Aiuta a rilevare le difficoltà organizzative del lavoro a distanza e in mobilità, registra l’impatto pratico ed emotivo dell’organizzazione sulle persone e mette in luce i punti di forza e di debolezza legati alle abitudini organizzative dei collaboratori.
I passi successivi
Attraverso una maggior conoscenza di sé stessa e dei propri pregi e limiti organizzativi l’azienda può fare e dare molto di più, e tutte le attività che intraprende a favore di una maggior efficienza e facilità al cambiamento saranno in linea con quanto percepito e dichiarato dai collaboratori. È evidente che in questo modo l’intera organizzazione diventa più forte e resiliente, più flessibile e innovativa, e di conseguenza più produttiva e sicuramente più rigenerativa.
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