Case History: “Formazione organizzativa nella scuola”
È sempre una bella esperienza fare la Formazione agli Insegnanti e agli alunni nella scuola. In quel contesto si incontrano davvero le situazioni più diverse, ma quella che vi racconto oggi è degna di attenzione per la sua originalità e forse unicità. Non so infatti se l’iniziativa di cui vi parlerò ora, è stata mai realizzata in altre scuole italiane.
Come dicevo ho la fortuna di portare l’organizzazione nelle scuole, esattamente come una materia curricolare. A turno gli insegnanti mi “regalano” le loro ore perché io possa entrare in classe e fare un percorso ben strutturato con gli studenti delle varie classi.
In un Liceo Scientifico e delle Scienze umane della mia zona (Liceo S.Gregorio Magno – Sant’Ilario d’Enza Re – Scuole ImmaginaChe – www.scuoleimmaginache.it ) porto a termine, già da alcuni anni, un progetto consolidato di 8 incontri con i ragazzi e le ragazze del biennio. Dopo un periodo di osservazione dei risultati, gli Insegnanti hanno notato che col passare del tempo alcuni ragazzi faticano ad utilizzare gli strumenti e le strategie organizzative con costanza, ma allo stesso tempo affermano di non avere necessità di apprendere altri strumenti o nuove strategie; sostengono di poter fare con quello che già sanno.
Per ovviare alla diversa visione tra studenti e docenti, mi sono confrontata con la Preside e abbiamo deciso di fare una nuova esperienza: proporre una “Organizzazione allo sportello, per riaccendere il cervello”. Consiste in uno spazio di circa 2 ore a settimana in cui mi rendo presente a scuola in un luogo dedicato, per accogliere chi volesse un supporto organizzativo, un consiglio, una richiesta di aiuto per un momento di fatica organizzativa.
Una proposta rivolta a tutte le 5 classi del Liceo. Gli Insegnanti e le famiglie sono al corrente e gli alunni vengono invitati ad approfittare dell’offerta. Qualora per qualche studente non bastasse lo spazio dello sportello, si può ovviamente continuare il percorso al di fuori della scuola.
Sono entusiasta di questa nuova esperienza. Non ho idea di come andrà; ho dato la mia disponibilità per 4 settimane, poi valuteremo. Credo sia una buona idea per sospingere i ragazzi e le ragazze a non lasciare andare quegli strumenti facilitatori che hanno consentito loro di crescere nell’organizzazione personale e nell’autonomia; senza per questo imporre un percorso ulteriore a quello già fatto e farlo seguire indistintamente a tutti.
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