Il Professional Organizer e la disorganizzazione cronica in Italia

La prima volta che ho sentito parlare di disturbo da accumulo è stato durante un viaggio a New York nel 2009. Stavo camminando per strada e ho notato un piccolissimo giardino recintato con una targa che portava il nome di Homer e Langley Collyer. La persona che mi accompagnava mi raccontò la storia di questi due fratelli, e in quel momento iniziò la mia ricerca: ho iniziato a leggere tutti gli articoli che trovavo (all’epoca solo in inglese) che parlavano del disturbo e di questi casi. Il disturbo da accumulo è studiato soprattutto negli Stati Uniti da fine anni 80’, ed esiste una vasta letteratura medica al riguardo.
Questo argomento mi ha da subito colpito: in primis per i numeri, visto che si parla del 2-6% della popolazione che ne soffre, e poi per il fortissimo impatto – direi – distruttivo che il disturbo ha sulla vita delle persone, dei familiari e amici e della società.
Mi è chiaro fin da subito che lavorare in questo ambito come professional organizer significa studiare e approfondire molti argomenti e – ovviamente – il disturbo stesso.
Nel 2012 uscì il primo libro tradotto sull’argomento “Tengo Tutto”, scritto dal Dottor Randy O. Frost e dalla Dottoressa Gail Steketee, pionieri nello studio del disturbo da accumulo.
Quasi contemporaneamente in Italia veniva trasmesso il format tv “Sepolti in casa”, serie che negli Stati Uniti era andato in onda dal 2010.
Con la fondazione di APOI nel 2013, il desiderio di portare questa specializzazione in associazione mi ha fatto finalmente incontrare il Dottor Alessandro Marcengo, terapista del Centro Clinico Crocetta di Torino, specializzatosi presso l’IOCDF (International Obsessive Compulsive Disorder Foundation https://iocdf.org/) e autore di www.disposofobia.org.
Studiando, mi era sempre più chiaro che la figura professionale organizer, in affiancamento al terapista, poteva e può essere un valido supporto per affrontare il disturbo. Quindi nel 2016 ho organizzato il primo corso con lui per i professional organizers dell’Associazione APOI che volevano specializzarsi in questo ambito.
La vera scoperta è stata però trovare l’ICD. L’ICD è l’unico Istituto al mondo a formare professional organizer su disorganizzazione cronica, disturbo da accumulo, disturbo dell’attenzione e molte altre specializzazioni. Ha iscritti di tutto il mondo e dal 2017 ha anche un’italiana tra i suoi associati (me!). Inoltre, con grande soddisfazione, lo scorso giugno abbiamo firmato l’affiliazione tra loro e APOI.
Il percorso formativo (in inglese) che sto seguendo prevede 6 livelli per ciascuna specializzazione: per i primi due livelli si seguono webinar con domande e risposte scritte, dal 3° livello in poi ci sono anche test a tempo con risposta multipla, esame orale, presentazione lavori… Al momento sono arrivata al 2° livello, e ho iniziato a studiare per il 3°.
Dal 2018, ho iniziato a impostare i corsi in italiano rivolti a quei professional organizers italiani che si vogliono specializzare nel disturbo e nella disorganizzazione cronica.
Al momento esiste un corso base che viene fatto online, e a gennaio ci sarà il corso in aula, ma vi darò tutte le anticipazioni a settembre.
