Come sviluppare competenze e professionalità in ambito domestico

Chi decide di diventare Professional Organizer, molto spesso, approccia questo mestiere partendo proprio dall’ambito domestico.
Questo è anche il settore per il quale veniamo riconosciuti dai nostri clienti, almeno in un primo momento. Il cambio degli armadi o la sistemazione della cucina sono indubbiamente tra le consulenze più richieste.
Col passare del tempo, alcuni Professional Organizer decidono di esplorare nuovi ambiti, quali la gestione del tempo, del lavoro, della famiglia e via dicendo. Altri, invece, scelgono di continuare proprio in questo settore.
Come fare quindi ad accrescere le proprie conoscenze teoriche, da affiancare all’esperienza pratica fatta direttamente con i clienti?
Per essere maggiormente preparati e riconosciuti, la scelta da intraprendere è indubbiamente quella di specializzarsi in ambito Casa.
Con questo corso, che consta di tre livelli di specializzazione, si possono affrontare tutti gli aspetti dei vari ambienti abitativi e ci si può cimentare in veri e propri Case Study, durante i quali mettersi in gioco e confrontarsi con i colleghi di corso e con l’insegnante.
Per illustrare in maniera più approfondita questa specializzazione ho voluto porre alcune domande alla docente Irene Novello, che, grazie anche alla sua formazione personale e professionale, rimane il punto di riferimento per chi si vuole approcciare a questo ambito.
Cosa ti ha spinto a diventare docente del corso di specializzazione “casa”?
Vengo da studi di architettura che mi hanno da sempre portato a interessarmi agli spazi dove le persone vivono. Le case, il modo in cui vengono abitate e utilizzate, le abitudini e i cambiamenti che accadono nella vita delle persone e come questi si riflettono sulla casa e sulla sua gestione e cura.
Sono stata docente per anni del corso avanzato e lavoro con il gruppo formazione di Organizzare Italia nell’aggiornamento dei contenuti e nel miglioramento dell’offerta formativa.
I corsi di specializzazione con la struttura odierna nascono a fine 2020, e la prima edizione del corso di specializzazione casa I livello è del dicembre di quell’anno.
Con lo sviluppo della professione e quindi con sempre maggiori P.O. sul mercato, è stato naturale seguire le richieste di formazione e di approfondimento che venivano da più parti.
Inoltre, l’ambito domestico è uno dei più diffusi tra i Professional Organizer, non solo
italiani, ed è quindi stato il primo a essere creato.
Ad oggi sono attivi primo e secondo livello, e nel 2024 inizieremo a erogare anche il terzo livello, concludendo questo percorso di formazione.
A chi consiglieresti di frequentare questa specializzazione?
Rispondo a questa domanda descrivendo chi viene a frequentare la specializzazione di I livello.
Spesso sono P.O. che arrivano dal corso avanzato e che magari hanno già iniziato da qualche mese a lavorare, che vogliono affinare la parte sulla relazione con il cliente, misurarsi con i case study e confrontarsi su preventivi e progetti.
In altri casi, invece, hanno frequentato solo il corso base e sono molto decisi e impazienti di fare qualche esperienza concreta, apprendendo anche qualche tecnica mirata da poter mettere in pratica.
Infine, c’è chi partecipa senza aver frequentato nessun corso. In questi casi, a detta loro, si ha la sensazione di aver perso un pezzo importante di formazione e quindi, capita spesso che si iscrivano successivamente ai corsi propedeutici.
Qual è lo strumento indispensabile nella borsa del P.O. che si occupa di domestico?
Premetto che la mia borsa da lavoro è un trolley con tantissime cose dentro (meglio prevenire!) e che la sicurezza è fondamentale nel nostro lavoro. Ci tengo quindi a dare innanzitutto questi due consigli:
- indossare sempre i guanti, diversi tipi a seconda dei diversi lavori, perché le mani sono il nostro strumento di lavoro primario;
- avere un paio di scarpe dedicate al lavoro, possibilmente antiscivolo o antinfortunistica, a seconda del tipo di lavoro da svolgere. Buona norma è metterle solo in casa del cliente e pulire sempre bene le suole.
Come strumento vero e proprio, quello per me veramente indispensabile è il metro; io misuro tutto!
Forse perché ho una formazione da architetto, ma di solito inizio dal verificare le misure e progettare poi i cambiamenti. Misuro anche i clienti – a volte – per calibrare bene la posizione di ripiani, bastoni appendiabiti e poter riorganizzare così il loro spazio “su misura”.
Quale libro non può mancare nella libreria di un P.O. specializzato in ambito “casa”?
È difficile limitarsi a uno solo, parto quindi dal primo che ho letto: Apartment Therapy.
L’ho scoperto a New York nel 2009, durante un Viaggio che difficilmente dimenticherò, visto che proprio lì sono entrata in contatto con il mondo dei Professional Organizer.
Il libro non parla esattamente di organizzazione, ma più di abitazioni, di spazi e di benessere. È la descrizione di alcune case e di chi le abita, che l’autore fa con grande rispetto e affetto.
Sempre all’interno del libro, si trova una sorta di manuale, dove viene spiegato cosa fare per avere case armoniose, che ci rispecchiano.
Il suo autore, Maxwell Gilligham-Ryan, è anche il fondatore di Apartment Therapy, uno dei siti di interior design più seguiti degli Stati Uniti, ma non solo.
Un altro libro che, secondo me, non può mancare è “Feng shui e space clearing” di Karen Kingston.
Ringrazio Irene Novello per avere condiviso consigli ed esperienze.
